domenica 13 marzo 2011

ANALOGIA BIBLICA



l'analogia del frutto proibito

La bibbia racconta come i primi uomini, non appena mangiato il frutto proibito, si accorsero di essere nudi e ne provarono vergogna, al punto di nascondersi per sottrarsi alla presenza di Dio che li aveva creati.
Non si tratta di una ‹allegoria› ma di una ‹analogia›.
Tra allegoria e analogia c'è una differenza reale e non di grado, ovverosia l'analogia è una significazione e una indicazione, non più o meno chiara, ma corrispondente alla realtà dei fatti che pur non essenso razionale, non solo non esclude la ragione, ma principalmente si fonda sulla intuizione.
La conoscenza razionale dipende dalla comunicazione intercorrente e reciproca tra conoscente e conosciuto , mentre l'intuizione è una consonanza tra due interlocutori che si riconoscono – e non solamente si conoscono – raccolti in unità; in un certo senso, la conoscenza comunica e dice l'unità da raggiungere, mentre l'intuizione analogica la scopre nell'atto di comunicarla. Infatti, la conoscenza analogica si basa sullo scambio di qualità che sono momenti precisi e evidenti, esistenziali, ai fini di costruire insieme una storia nel tempo e nello spazio, mentre la consonanza analogica, o meglio la coscienza, si basa su una prova e una memoria che trova il fondamento reciproco spontaneo nelle virtù personali o reali degli interlocutori. In altre parole, la grammatica della conoscenza è linguistica, la grammatica della coscienza è spirituale, affettiva, volente e voluta perché non dipende dalle ragioni del discorso, ma dalle virtù dell'ordine dei singoli che si comunicano la loro unità.
Un esempio tipico di comunicazione analogica lo troviamo nella preghiera del "Padre nostro" per chiedere la remissione dei nostri debiti come  noi li rimettiamo ai nostri debitori e, in un altro passo chiediano: "Dacci il nostro pane" cui si deve aggiungere la spiegazione di Gesù: "Così come tu non manchi di nutrire i passeri che sono anche loro tue creature".
Ritornando alla analogia della bibbia, la ‹nudità› dell'uomo significa la sua esposizione ai pericoli senza alcuna difesa. A questa debolezza e fragilità Dio stesso pone un rimedio con una difesa rappresentata da un vestito che solamente egli può preparare, in questo senso si tratta del primo annuncio e di una spiegazione di quello che è la ‹Redenzione› promessa a Eva e Adamo per loro e per tutta l'umanità.

Nessun commento: